saggistica
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Breve storia della canzone romana
Achille Serrao in “Lunarionuovo-Musica” n.19. gennaio 2007
Svolgere in un esiguo spazio una sia pur breve storia della espressività poeticocanora romana non è facile impresa. Il rischio maggiore, certamente involontario, è incorrere nella dimenticanza di alcune forme o modelli che hanno contrassegnato l‟evolversi del fenomeno indubbiamente complesso. Quanto alle origini, intuitivamente si risale all'antica Roma e ai riti che vi si...
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In ricordo di Vincenzo Scarpellino
Achille Serrao
Per dieci anni costantemente ho ricordato Vincenzo, l’amico poeta che ci ha lasciato. Nel 1999, mentre mi accingevo a coordinare qualche proposta di lettura sul suo ultimo libro ( Foja ar vento), curato da Vincenzo Luciani, il pensiero andava a quanti, come lui strenui fabbricanti di sogni, adunano parole intorno ad una frantumata realtà della quale intendono farsi comunque interpreti fervorosi...
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Le altre lingue.
Rassegna di poesia dialettale a cura di Achille Serrao
Pier Mattia Tommasino è nato il 2 febbraio 1977 a Roma, dove risiede. Laureato in Lettere presso l’Università di Pisa, attualmente scrive la sua tesi di perfezionamento...
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Mario Mastrangelo.
Prefazione di Achille Serrao a Il senso negato.
All’uscita di Si pe’ piacere appena appena parle (2008), ultimo di una sequenza di sei volumetti, mi parve di cogliere come dato saliente la “fedeltà” di Mastrangelo ad una sorta di libro ininterrotto: l’ultimo costituiva dei primi libri un approdo “conseguente” , ideologicamente e formalmente integrativo. Integrativo di pensieri e azioni formali, con aggiustamenti di suoni e toni senza scarti di rilievo; un procedere per innesti innovanti sul congegno espressivo ereditato dall’alta tradizione verista e lirica partenopea, ma “corretto” e adattato al...
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Note per "Adlujè" di Anna Maria Farabbi.
Achille Serrao
Preliminarmente: Adlujè di Anna Maria Farabbi è un prosimetron, misto di brani di prosa e di poesia in dialetto e in lingua. L’ a fronte frequente di una stessa poesia in dialetto e in italiano, che potrebbe far pensare a una semplice traslazione per ragioni di maggiore intelligibilità, a mio parere configura...
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Per il cuore di Pagliuca.
prefazione di Achille Serrao al libro di Salvatore Pagliuca
Una premessa brevissima: è forse tempo che esegeti della contemporaneità espressiva impegnati nella ricerca - se ve ne sono o semmai ritengano di tornare ad essere perché la critica rivesta di nuovo il ruolo metodologicamente testimoniale degli accidenti letterari nella loro reale incidenza sulla creatività poetica e sui suoi meccanismi di crescita – di linee orientate e prospettiche della poesia in lingua, rivolgano attenzione alla cosiddetta. “testualità minore” – come spesso viene definita – dei dialetti: vi coglieranno l‟eredità autentica
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Per Vincenzo Luciani.
Achille Serrao
La lettura dei testi (editi in volume o inediti) di Luciani fa subito avvertiti della inclinazione del poeta ad “aggiornare” (accrescendo nel numero e nei sensi e nelle forme) costantemente una sorta di “libro ininterrotto” che, sia pure nella valenza autonoma delle singole poesie, può configurare un racconto-poemetto di una vicenda autobiografica...
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Postfazione per Mario D'Arcangelo.
Achille Serrao
A sette anni dalla prova d’esordio (Senza tempe, 2004), Mario D’Arcangelo propone questa nuova silloge nel dialetto di Casalincontrada (Chieti) a conferma della propria disponibilità a “rendersi” (“ar/rendersi”) poeta partecipe del frastagliato (fantasmagorico?) panorama del verso, solo dopo un lungo periodo di elaborazione e meditazione, di abbandoni e riprese, rinviando più volte la definitiva clausura, la irrimediabile irremovibile clausura, da cui non si può recedere una volta concluso il libro a stampa...
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Per "Contrappunto"
(Prefazione al volume, Florence art Edizioni, Firenze 2006) Achille Serrao
Non è frequente, nel panorama letterario nostrano, il ricorso ad un combinato
impegno in poesia – e nello stesso volumetto – come quello di cui si fanno carico
Mariagrazia Carraroli e Patrizia Fanelli: quaranta testi, o poco più, nei quali, per
esplicita ammissione degli autori, si tenta di realizzare una sorta di “a fronte” su temi
prescelti. Sicché si coglie implicato, intanto, l’affidamento...
Le altre lingue: Pier Mattia Tommasino
Rassegna di poesia dialettale a cura di
Achille Serrao
Il gioco di una ricerca di paternità da accreditare per l’opera
Pier Mattia Tommasino 5
di questo autore potrebbe riesumare prove simboliste europee,
ritenere non disutili tracce di ermetismo, dare per individuati una
qual segnaletica avanguardistica italiana e richiami alla beat generation e così via fino ad ammettere, come è stato fatto, la presenza
di un poeta quale Charles Bukowski.
Prefazione libro Torino-Roma
Achille Serrao
Torino chiama, Roma risponde, si potrebbe dire, in un ipotizzabile
interscambio di culture: tale, in sintesi, lo scopo di questa raccolta di scritti. Se ne
fanno interpreti fattivi il Centro di documentazione della poesia dialettale, la
Associazione “Periferie” e la rivista omonima che da circa un decennio opera nella
convinzione che la poesia viva da tempo in una condizione di “resistenza”
clandestina. La operatività redazionale del fascicolo ha riguardato fin dalle origini
la produzione poetica dei margini sociologici e linguistici in cui l’immaginazione...
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La poesia neodialettale: una realtà letteraria ineludibile.
Achille Serrao
Ritengo che, per avviare utili riflessioni sul tema, occorra preliminarmente
accantonare almeno tre tentazioni esegetiche, radicati “vezzi” critici, oramai,
sempre in agguato per ingombrare il campo della discussione. E ciò, nonostante la
definitiva consacrazione della scrittura dialettale in storie letterarie e antologie,
anche non settoriali, non ultima la Letteratura italiana del Novecento...
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Roma, confessioni d'autore
Achille Serrao parla di sé
Né al fondo né superficialmente: non ho mai amato Roma e Roma mi ha
sempre respinto. La radicazione, tentata eccome dall’età del senno, non ha
funzionato. Eppure mi ci sono messo di punta, ho provato: mi sono addirittura
lasciato estenuare da incanti per lei, spesso stralunati spesso viscerali, e dalla storia
della città che è storia del mondo, si sa: incanti per scorci d’albe e tramonti...
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Traduzione in napoletano. La Bisbetica di Artone.
Achille Serrao
È opinione diffusa che “tradurre sia un poco (o molto) tradire” un dettato
creativo. Una opinione sostanzialmente basata, fra le molte altre, sul rilievo che
un’opera non può che essere immersa nel ritmo di una lingua e dentro tale ritmo,
fatto di segni e suoni, ma anche di storia, forme di vita ecc., si vada costituendo nella
sua pluralità di elementi...
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Marcello Marciani
Achille Serrao
Le poesie in dialetto lancianese (idioma nel quale, nella più vasta area
frentana Cesare De Titta individuò la lingua letteraria fra i dialetti d’Abruzzo) che
qui si presentano, sono il frutto di una puntigliosa diuturna elaborazione. L’autore,
Marcello Marciani,che da anni opera sul doppio versante poetico della lingua
italiana e del dialetto della sua nascita, ce le consegna dal “margine” della sua
operatività replicando l’atteggiamento riservato di uno strenuo isolato versificatore
che non lavora per la “visibilità”e la richiesta di plauso...
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A proposito di “Li Romani in Russia” di Elia Marcelli
Achille Serrao
Stretto fra l’eccellente prefazione di Tullio De Mauro (dettata nel 1988, anno
della prima edizione del libro) dove tutto del poema è osservato sul piano storicolinguistico, e quanto proporrà con esperienza, dottrina e culto Marcello Teodonio,
che è lo studioso che è di poesia romanesca, noto per le sue premure intorno al
monumento belliano e non solo, fino appunto alle recenti incursioni nelle opere di
Mauro Marè; così costretto, dicevo, a me non resta che vestire i panni del lettore
medio e proporre, più che notazioni critiche vere e proprie, qualche idea di
gradimento in merito a questo Li Romani in Russia di Elia Marcelli...
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Alcune riflessioni sulla poesia di Marcello Marciani
Achille Serrao
Affidiamo alla corte distratta dei lettori di professione ( e degli ignari comuni)
Per sensi e tempi ( Book editore, 2003) di Marcello Marciani, un libro passato sotto
silenzio forse perché “scomodo”; di certo perché il poeta Marciani è
costumato,”marginale”, non bussa, non chiede, non fa parte di consorterie che
operano per l’aggallare, spesso per la visibilità e la richiesta di plauso senza meriti...
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Appunti per una lettura della poesia di Gabellini
(Prefazione al volume, Raffaelli Editore, Rimini, 2008) Achille Serrao
Francesco Gabellini ovvero il tratto della “coerenza”. Coerenza con la
propria “voce”, innanzitutto, laddove per voce si intenda: la gamma di modulazioni
espressive prescelte – ormai stilisticamente individuanti, in un discorso che
progressivamente si arricchisce di inedite soluzioni – e i temi congeniali che
caratterizzano questa poesia e che individuano un microcosmo antropologico
preciso...
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Assunta Finiguerra
Achille Serrao
Ci lascia privi di un salutare esempio di autenticità (e Dio solo sa se ce n’è
bisogno presso la brigata dei poeti, che pure si arrovellano a difesa di verso e
lingua). Ci lascia una delle acutezze inventive più ammalianti tradotta in poesia di
nuovissima voce...
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Framezzo ar maruame
(Postfazione al volume
Edizioni Cofine, Roma, 2005)
Achille Serrao
Rosangela Zoppi pubblica questo Framezzo ar maruame dopo una serie di libri
di poesia in lingua e in dialetto. Operatività su due versanti linguistici, dunque, che è
tratto diffuso fra i poeti delle generazioni recenti. La domanda è: da quali ragioni è
dettata la scelta dello strumento; in altri termini perché la Zoppi è ricorsa, e ricorre,
in alcune circostanze all’italiano e in altre, come in questo caso, al dialetto, alla
“favella tutta guasta e corrotta”, “non italiana e neppure romana, ma romanesca”
come la definiva il Belli?
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Il gatto di Mundula
(In “Lunarionuovo”, n. 23, giugno 2007).
Achille Serrao
I pochi esegeti della contemporaneità espressiva ancora impegnati nella ricerca
di linee orientate e prospettiche della poesia, hanno mai veramente fissato sguardo e
interesse sull’opera di questo autore riservato e alternativo all’inconsistente profluvio
versicolare? Dico l’opera di Angelo Mundula, appunto, singolare poeta affatto
originale per qualità di pronuncia e peculiarità di tendenza.
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Nelvia di Monte, Cun pàs lizêr, Circolo Culturale di Meduno, 2005.
(In “Pagine”, n.50, genn.-mar. 2007) Achille Serrao
Il percorso poetico disegnato da Nelvia Di Monte con l’opera d’esordio Cjanz
da la Meriche (1996) ha avuto sviluppi per qualche verso insospettati nelle
successive articolazioni di Ombrenis (2002) e Cun pàs lizêr (2005). L’assunzione
dell’iniziale registro narrativo...
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Note su Subway home di J. Vitiello
(In “Paterson Literary Review”, n. 28, 1999) Achille Serrao
Subway home è, nelle Edizioni Caramanica (Minturno, 1998), in lingua
italiana, ma proviene da un testo in inglese, dettato e pubblicato con lo stesso
titolo.Io non posseggo strumenti di lingua anglosassone per stabilire fino a qual
punto di re/invenzione Vitiello si sia spinto nella traslazione in italiano o, al
contrario, quali obblighi si sia imposto di pieno rispetto lessicale, di fedeltà alla
lettera d’origine, di scrupolo, infine, nel tentare di riprodurre il peso semantico della
parola e contemporaneamente nel tener conto del contesto in cui, spesso con
“drammatica” autonomia, la parola stessa viene immersa...
Appunti sull'autotraduzione
Achille Serrao
Tradurre, fare i conti con le resistenze di varia natura che
il dialetto oppone, è stato e continua ad essere assillo personale;
condiviso, credo, dalla quasi totalità dei poeti dialettali.
Tradurre, poi, nella convinzione verificata della
“intraducibilità” spesso ovviata con mezzucci lessicali o
grammaticali o sintattici di “povera” resa nello standard
italiano è atto di autolesionismo poetico-letterario...